C’era una lumaca che, pur accettando una vita lenta, molto lenta, e tutta sussurri, voleva conoscere i motivi della lentezza. Luis Sepúlveda
Era li da sempre, solo che non l’avevo mai vista. E’ una piccola edicola con un disegno che si sta sbiadendo. Racconta la storia di due fratelli salvati dalle acque di un fiume da una donna bellissima. Credo sia incastrata nel cemento e nelle pietre da almeno 60 anni. Semplicemente, non l’ho mai notata. Passiamo di fretta davanti alla vita. La sfioriamo e non dinamo nemmeno ai nostri sensi il tempo di attivarsi, di registrare un evento. Corriamo oltre. Eppure insegno questo. Insegno ad esser lumache nel nostro tempo, a dar ascolto al nostro respiro, a provare a sentire quel battito che porta ossigeno ovunque, ad esser così accorti a quello che ci accade intorno da poter vivere la vita ora. Non ieri. Non domani. Ma farla collassare nel presente.
Camminiamo ogni sabato mattina. Chiacchieriamo, respiriamo, ci concentriamo sul presente. Quel piccolo percorso interiore che sto insegnando, ha avuto la meglio anche su di me. Ho imparato dopo quasi 100km ad esser lumaca sulla mia strada del ritorno.
E’ stato un momento di riscoperta di me, nel veder la mia fallacia dipinta. Ma possiamo esser imparare a esser lenti. A non andar sempre di corsa con il pensiero, perché le gambe possono anche andare, ma il pensiero deve rallentare, deve smettere di essere multipensiero, deve frenare all’improvviso e guardarsi intorno.
E’ solo un’edicola. Una piccola costruzione votiva. Ma chissà quante cose ci sfuggono, quel sopracciglio alzato del nostro interlocutore, quella persona che tenta con il suo sorriso di iniziare una conversazione con noi, quel piccolo dolore alla base del collo che sta urlando qualcosa. Ma il pensiero è più veloce delle gambe ed è già a cena. Tira il freno, respira, guardati intorno. Scopri la tua vita.
La dottoressa Manuella Crini collabora con il centro Be-Good e promuove camminate consapevoli ogni sabato mattina. Per info 01431431900