Stai scrivendo la tua autobiografia. Qual è la frase di apertura?

La frase di apertura è il pianto. Quando i polmoni iniziano il loro arduo lavoro. Che il cordone non impedisce nemmeno se si annida intorno al collo. Perché semplicemente prima, non respiravamo.
Ma è la frase finale quella che conta. Il riassunto di una vita intera in sintesi. Nasci. Muori. È quello che sta in mezzo che conta. Hai vissuto secondo i tuoi valori? Sei stato felice? Hai amato con tutte le farfalle?
La frase di apertura della mia vita dovrebbe essere il sunto finale della mia vita. La parola fine che precede l’inizio.
Perché anche le nella vita l’ansia è spesso fedele compagna, nessuno vorrebbe esser dentro un thriller. Ma nemmeno nel romanzo rosa. O nelle favole. Perché resta sempre tutto a metà. Ma la vita è dopo il caso risolto, dopo aver trovato l’amore, dopo aver indossato la scarpetta. È lì che inizia la salita. E il panorama è bellissimo.
Quindi dovrò aspettare che la vita mi scorra davanti. Sperando sia un bel film. Con punti di noia e risate. Con momenti in cui servire e tornare indietro per capirli davvero. Pentendomi di non aver imparato prima a restare qui e ora. Sempre.