Che consiglio daresti a te da adolescente?

Che bella l’adolescenza. Quella trasformazione continua e verso la quale siamo totalmente impotenti.
Qualsiasi cosa venga detto ad un adolescente, viene tradotto e riletto. Perché spesso c’è il bisogno di fare l’esatto opposto. La madonna con la pistola. Il mio compito arduo di un’adolescenza emo era quello di diventare me stessa. E da bionda diventai nera. Poi blu. E parte di me lo è ancora. Insieme alla me bambina, c’è la me ribelle. Che andava bene a scuola e faceva battute irriverenti. E nei confini elastici che i miei genitori mi mettevano, forse proverei a dirmi che va bene così. Rischiando l’effetto opposto. Perché tanto non mi ascolterei. Mi vedrei vecchia e antipatica.
Farei parlare Margared Mead. Che con i suoi 23 anni ha avuto l’onere e l’onore di andare fuori dalla globalizzazione a conoscere quel periodo della vita al quale tutti vorremo tornare. Per restare o per cambiare. Dove le sinapsi aumentano e poi decrescono. Dove nemmeno i neuroni hanno pace. Dove tutto è in potenza, e aspetta solo di fiorire. Un’apoteosi indomita di fede e rigore che si arma controvertendo le regole.